venerdì 27 gennaio 2012

nonno Pin.....per non dimenticare


Pozzi Ferdinando, detto Punz Pin, nato il 1929 a Como, tintore di seta, terzino del grande Como. Amante della natura e dei boschi che frequentava assiduamente, conoscendo tutti i sentieri e i passaggi più nascosti, uomo mite, delicato e rispettoso, sognatore di una società libera e giusta dove tutti gli uomini avessero pari diritti e dignità. Adottò mia madre in tenera età "la bambina dai grandi occhi verdi", come lui amava chiamare, nell'orfanatrofio di Mandello Lario "quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, " .

Fu arrestato dai NaziFascisti, con l'accusa di aver aiutato una famiglia ebrea a passare il confine per la Svizzera, attraverso le montagne che lui conosceva molto bene. Torturato, violentato, passò giorni da incubo inenarrabili nelle prigioni, in mano agli aguzzini. Fu bruciato e distrutto il suo laboratorio per colorare le sete e da quei giorni la sua vita non fu più la stessa, ma non cambiò mai i suoi sentimenti e il suo pensiero.

Quando mi portava a raccogliere i mirtilli nei boschi di Como mi ripeteva sempre "si può perdonare, ma non si deve mai dimenticare".

Da bambino non capivo il senso delle sue parole, poi il tempo, la storia mi ha insegnato, e queste poche righe sono per ricordare, nel "giorno della memoria", quell'uomo semplice, mite, mio nonno Pin.



Nessun commento:

Posta un commento