mercoledì 21 dicembre 2011

Babbo Natale si è addormentato...ma ha lasciato scritto..


Svegliatemi....

Dagli aereoporti dove piangono i compagni preoccupati 

Dalle scuole dove stanno lacrimando gli insegnanti

Dai cantieri dove la morte bianca continua a colpire

Dalle strade che ormai si dissetano solo col sangue

Svegliatemi..

Da quei posti dove le bombe continuano a scoppiare

Dai treni e autobus che diventano bersagli principali

Dai posti dove i più deboli sono massacrati per la fede

Dalla tomba dove si sta seppellendo pace e speranza

Svegliatemi...

Dalle acque dove l'uragano è diventato l'unico padrone

Dalle case e quartieri che vengono abbandonati per sua causa

Dalle isole dove si contano i numerosi morti e danni

Dalle barche che continuano a trafficare esseri umani

Svegliatemi

Dalle terre dove diamante e petrolio rifiutano di sfamare

Da posti dove gli avvoltoi ormai vigilano sulle comunità

e dove la speranza di domani vale un bicchiere d'acqua

Svegliatemi

Da questo incubo terribile perché ho tanta voglia di sognare

Questo brano è tratto dal libro " Immigrazione in Poesie" di Blessing Sunday Osuchukwu pubblicato dall'associazione Children's Foundation, ma non lo troverete in nessuna libreria , è proposta da  gentili ragazzi Nigeriani sulla strada nelle città vicino a delle librerie, in questo caso il libro non è solo cibo per la mente ma anche per il corpo e i 7 /8 Euro  valgono più del doppio, un buona occasione per queste feste per regalare e regalarsi dei libri diversi, interessanti, con nuovi autori e con belle storie ..............

lunedì 19 dicembre 2011

Pescatori o Turisti ?


Sul molo di un piccolo villaggio, un turista si ferma e si avvicina ad una piccola imbarcazione di un pescatore del posto.
Si complimenta con il pescatore per la qualità del pesce e gli chiede quanto tempo avesse impiegato per pescarlo.
Pescatore: "Non ho impiegato molto tempo."
Turista: "Ma allora, perché non è stato di più, per pescare di più?"
Il messicano gli spiega che quella esigua quantità era esattamente ciò di cui aveva bisogno per soddisfare le esigenze della sua famiglia.
Turista: "Ma come impiega il resto del suo tempo?"
Pescatore: "Dormo fino a tardi, pesco un po', gioco con i miei bimbi e faccio la siesta con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici, beviamo insieme qualcosa, suono la chitarra, canto qualche canzone, e via così, trascorro appieno la vita."
Turista: "La interrompo subito, sa sono laureato ad Harvard, e posso darLe utili suggerimenti su come migliorare. Prima di tutto Lei dovrebbe pescare più a lungo, ogni giorno di più. Così logicamente pescherebbe di più. Il pesce in più lo potrebbe vendere e comprarsi una barca più grossa. Barca più grossa significa più pesce, più pesce significa più soldi, più soldi più barche! Potrà permettersi un'intera flotta! Quindi invece di vendere il pesce all'uomo medio, potrà negoziare direttamente con le industrie della lavorazione del pesce, potrà a suo tempo aprirsene una Sua. In seguito potrà lasciare il villaggio e trasferirsi a Mexico City o a Los Angeles o magari addirittura a New York!! Da lì potrà dirigere un'enorme impresa!"
Pescatore: "Ma per raggiungere questi obiettivi quanto tempo mi ci vorrebbe?"
Turista: "20, 25 anni forse..."
Pescatore: "...e dopo?"
Turista: "Ah dopo, e qui viene il bello, quando il suoi affari avranno raggiunto volumi grandiosi, potrà vendere le azioni e guadagnare miliardi!!!"
Pescatore: "...miliardi? ...eppoi?"
Turista: "Eppoi finalmente potrà ritirarsi dagli affari, e concedersi di vivere... in un piccolo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con i suoi bimbi, pescare un po' di pesce, fare la siesta, passare le serate con gli amici bevendo e giocando in allegria!"


E voi siete pescatori o turisti?
L'isola del nulla , Opera di Fulvio Martini

venerdì 11 novembre 2011

11-11-11 Vocabolario della Lingua Italiana


Cosa succede quando chi è svantaggiato riconosce la sua debolezza e decide di adottare una strategia non convenzionale ?
Quando gli svantaggiati decidono di non rispettare le regole di Golia , vincono.
Anche quando tutto quello che crediamo di sapere sul potere ci dice che dovrebbero perdere
(Malcom Gladwell )


Roma 11 11 11 Piazza del Popolo Giornata di mobilitazione planetaria per un
RISVEGLIO COLLETTIVO

Una ragazza sorridendo  mi ha dato un volantino e mi ha detto ....Noi abbiamo deciso di giocare con le teorie , di prenderle e usarle cosi come servono al nostro scopo. Abbiamo deciso di trasformare il limite in opportunità , la paura della critica in richiesta di critica . Siamo qui per dire NO allo sfruttamento delle persone alla speculazione sui beni comuni, allo spreco delle risorse, alla violenza di Governi delle multinazionali , Banche e Mafie.....crediamo a una (R) EVOLUZIONE Planetaria NON VIOLENTA, Siamo un gruppo di persone che vuole trasformare le propie discussioni in un laboratorio di condivisione e di sperimentazione di modi di reagire al discorso dominante e ad una società che tende sempre più ad offuscare ed invisibilizzare le voci "Altre"........


giovedì 27 ottobre 2011

Nonna, ti spiego la crisi economica


(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)



Nonna:  chi ci dà i soldi? Insomma, perché non ne abbiamo mai abbastanza? E poi adesso c’è anche la crisi e come si fa?

P. Per capire cosa sta succedendo, dobbiamo capire un paio di cose prima. Abbi pazienza. Allora: prendi una nazione e pensa a come è fatta. C’è un territorio con delle frontiere, e dentro ci sono solo due cose: il governo e tutta la sua roba, cioè le sue proprietà, aziende, uffici, scuole ospedali ecc.; e il resto dei cittadini privati, con le loro proprietà, le loro aziende, uffici, negozi ecc. e la gente che lavora. Quindi in una nazione c’è il settore governativo pubblico, e il settore dei cittadini privati. Non ce ne sono altri.

Ora immagina questi due settori come dei contenitori, proprio immagina due cassetti. Entrambi contengono ricchezze, cioè palazzi, terre, case, fabbriche, attività. Entrambi contengono denaro. Bene. Prendi il contenitore dei cittadini privati che è quello dove io e te e tutti quelli che conosciamo vivono. Pensa a cosa succede in esso quando qualcuno fa soldi.

Nonna: Qualcuno chi?

P. Può essere semplicemente un negoziante che ha venduto un paio di scarpe, oppure un dentista che ha curato un paziente, oppure un industriale che ha fatto successo coi suoi jeans. In quei casi tutto quello che è accaduto è che a) un cliente ha sborsato i soldi delle scarpe, b) un paziente ha sborsato i soldi per l’otturazione, c) molte persone hanno sborsato i soldi per quei jeans. Cioè, i soldi che vengono guadagnati sono sempre soldi che qualcun altro ha perduto (speso). Per forza. Anche gli stipendi degli operai della fabbrica di jeans sono alla fin fine soldi che qualcun altro ha sborsato (perduto), cioè i compratori dei jeans. Nel contenitore dei cittadini privati ogni soldo incassato corrisponde sempre a un soldo perduto (speso) da qualcuno, quindi la ricchezza in denaro che sta in quel contenitore gira sempre in tondo, passa dalle tasche di uno a quelle dell’altro, dall’altro a uno, sempre così. Anche quando un tizio come Barilla fa milioni, da dove vengono? Da tantissime tasche di cittadini che hanno speso i loro soldi per comprargli la pasta. Barilla ha + 10 milioni, noi consumatori abbiamo - 10 milioni.

Nonna: E bè, cosa c’è di nuovo?

P. Aspetta, scusa, ma non lo vedi? Se il denaro che sta nel nostro contenitore è sempre lo stesso che gira in tondo, passa dalle tasche di uno a quelle dell’altro, dall’altro a uno ecc., questo significa che noi cittadini privati con tutto quello che facciamo e produciamo non siamo in grado DA SOLI di aumentare la quantità dei soldi totali che girano nel nostro contenitore. Se, fa conto, abbiamo 1000 soldi, quelli sono e quelli rimangono. E allora come fa una nazione a diventare più ricca scusa? Se i 100 soldi che avevate voi nel 1950 rimanevano sempre quei 100, come facevate a fare gli aeroporti, gli ospedali, i milioni di case nuove, i vestiti per tutti i nuovi nati, e così via? Qualcuno che non eravate voi cittadini ve li ha dati...

Nonna: Sono aumentati gli stipendi, me lo ricordo, infatti mi ricordo che quando iniziai la sartoria si prendevano 5 mila lire, poi piano piano mi diedero 10 mila e poi mi ricordo le prime 100 mila. Quando ero ragazza le calze erano un lusso impossibile, poi arrivarono per tutte...

P. Esatto, i soldi aumentarono per tutti in Italia. Ma allora come fecero i cittadini privati a diventare TUTTI almeno un po’ più ricchi? Ricordati che “diventare più ricchi tutti” vuol dire che si incassano soldi senza che nessuno fra loro li debba prima perdere (spendere). Abbiamo detto che nel contenitore dei cittadini privati se aumentano i soldi di qualcuno è sempre perché qualcun altro li perduti (spesi). Allora? Allora la risposta, nonna, è semplice: ci vuole qualcuno che sta FUORI dal contenitore dei cittadini privati e che gli metta dentro dei soldi NUOVI. E chi c’è là fuori che può fare questo? Solo due tizi: il governo col suo contenitore e il suo denaro, e le altre nazioni col loro denaro. Se per esempio il governo decide di comprare qualcosa che si produce nel contenitore dei cittadini privati (scarpe, oppure anche le prestazioni di un medico), succede che i soldi del governo verranno versati nelle tasche del cittadino privato che produce quella cosa (o del medico) SENZA che nessun altro cittadino abbia contemporaneamente perso (speso) un solo centesimo. Se un Paese straniero compra un’altra cosa prodotta da un cittadino privato, o il lavoro di quel medico, accade la stessa cosa, cioè i soldi di quel Paese finiscono nelle tasche del cittadino privato o del medico SENZA che nessun altro cittadini abbia perso (speso) un solo centesimo. Ecco che la ricchezza in denaro nel contenitore dei cittadini privati AUMENTA AL NETTO.

Allora nonna, via a dire a quei fessi che vogliono eliminare il governo e che dicono che i privati ci faranno diventare tutti più ricchi: “Con gli stessi soldi che girano sempre in tondo si fa un fico secco!”. E anche un’altra cosa, nonna: dei due tizi che ci possono far avere soldi NUOVI, al NETTO, le nazioni straniere non sono affidabili. Perché magari quelli domani decidono che vanno a comprare i prodotti dei cittadini privati o il lavoro dei professionisti in altri Paesi, che magari gli costano di meno. E’ inutile: l’unico tizio che sta sempre lì e che può sempre comprare i nostri prodotti o i nostri servizi dandoci denaro nuovo al netto è il governo. Punto.

Nonna: Il governo? Ma se ci ruba solo? Altro che soldi nuovi…

P. Sta buona un attimo, non parlo di morale, ti dico cosa può succedere tecnicamente, se poi quelli non lo fanno è un’altra storia. Anzi, è importantissimo che tu capisca cosa può veramente fare un governo onesto, così poi possiamo pretendere che lo faccia. E il bello della storia è che un governo può versare soldi nuovi al netto nel nostro contenitore di cittadini quasi senza limiti, cioè ci può versare un bel mucchio di soldi quando vuole e come vuole. Può comprarci le auto che facciamo, le scarpe che produciamo, le pere, le mele, il pesce, può pagare i nostri medici, insegnanti, e spazzini, può pagare le imprese edili private così che ci facciano scuole, ponti, strade e ospedali, le case per chi non le ha, e può, nonna, sborsare tutti gli stipendi necessari a dar lavoro a tutti i disoccupati che abbiamo. Zero disoccupazione!

Nonna: Sì, e poi chi paga? Tu? Così sono capaci tutti. Compra, compra, spendi e spandi, poi alla fine ci dicono che abbiamo un debito che non si sa più come fare. Il governo non ha più un soldo…

P. Nonna cara, è proprio questo il punto, e tu non immagini neppure la sorpresa. Il fatto è che la storia del debito è una bugia grande come Giove. Non c’è nessun debito per noi, e il governo può veramente mettere tutti quei soldi nel nostro contenitore, senza grandi problemi. Non lo fa perché qualcuno non vuole, ma questo te lo racconto un altro pomeriggio. Per ora ricorda: senza il governo, o le nazioni straniere, nessuno di noi cittadini privati nel contenitore in cui viviamo può creare soldi nuovi al netto che finiscano nelle nostre tasche, quindi non possiamo divenire TUTTI un po' più ricchi (che significa che tutti incassiamo qualcosa SENZA che altri debbano spendere). Ripeto nonna: i soldi che chiunque di noi incassa, dall’operario al milionario, sono sempre gli stessi 1000 soldi che girano in tondo e che si spostano dalle tasche di qualcuno a quelle di qualcun altro, e infatti se aumentano i milionari aumentano allo stesso tempo i poveri. A meno che il governo o le altre nazioni non spendano comprando la nostra roba o il nostro lavoro. E qui sta la sorpresa. Ma la storia ha anche un lato scuro, terribile, purtroppo. Alla prossima. Baci.


liberamente Tratto da una conversazione di Paolo Barnard 

PRODUCI, CONSUMA E CREPA


IL GREGGE PROGRAMMATO RISPONDE ALLA GRANDE !!

E’ quasi un bollettino di guerra . L’apertura del più grande negozio Trony d’Italia che questa mattina ha aperto i battenti in via Riano ha sconvolto il traffico dell’intero quadrante di Roma Nord coinvolgendo oltre alla zona di Via Flaminia Vecchia e Via Riano che per l’occasione sono state chiuse al traffico Ponte Milvio, Corso Francia e le consolari Flaminia e Cassia. Clacson impazziti, nervi a fior di pelle, negozianti di zona imbestialiti. Non ci sono paragoni. senza parole..........

sabato 22 ottobre 2011

Sa indignarsi solo chi è capace di speranza. (Seneca)


Sulle loro teste ondulava un telo di plastica trasparente che ricordava le onde del mare attraversato e la loro prima speranza, le  mani stringevano un lungo striscione con scritto

TERRA LAVORO LIBERAZIONE dai campi ai supermecati contro ogni sfruttamento

se  capite il senso e la storia che narra , avrete capito perché anche loro il 15 ottobre sfilavano a Roma come Indignati

sabato 15 ottobre 2011

15 Ottobre 2011 Roma la manifestazione del 99percento


Ad ogni azione corrisponde un risultato , è analizzando il risultato e le conseguenze che produce che si capisce il perché di tale azione.

Questo videoracconto senza trucchi ne inganni, ne effetti speciali , racconta la  vera manifestazione dei 99percento


sabato 30 luglio 2011

Beata ignoranza....


Roma , in largo delle Stimmate, (dove il nome è già tutto un programma) residui di una bicicletta abbandonata incatenata al palo, un cartello con la scritta beata ignoranza , una banca................a volte la realtà lancia segnali..........
..in dieci anni la banca avrà tutti i suoi soldi, in più tutte le
nostre proprietà mentre noi non avremo niente, assolutamente niente! In
pratica saremo diventati schiavi della banca. E perché? Per nulla; e in
cambio di nulla!!!
ma se volete liberarvene , dei giocolieri della vostra vita, liberatevi prima della brama del possesso....................

martedì 12 luglio 2011

Il mondo è il libro dell'Uomo......



....dell'uomo che sappia vedere e udire
la voce delle cose e che sia capace di sentire la relazione tra la propria vita e la vita di esse ;
poiché vita si ritrova accucciata e sicura all'interno delle piante, nel vento e nell'acqua, nel fuoco,
tra la luce delle stelle e nelle migliaia di esseri visibili e invisibili che si nascondono ovunque .... (H.H)


La principale causa del continuo deterioramento dell’ambiente globale consiste nei modelli insostenibili di produzione e consumo, in particolare nelle nazioni industrializzate. Un maggior numero di persone dovrebbe modificare la propria convinzione secondo la quale l’aumento del consumo materiale sia esemplificativo di progresso o di successo. Un' economia sostenibile è un modo di agire che contribuisce a salvaguardare la società e conservare l'ambiente per le generazioni venture. Le comunità locali e le realtà istituzionali hanno grossa importanza, ma ogni singola persona nella quotidianità può rendere migliore il suo/nostro mondo. L'economia solidale si basa su nuove relazioni tra i soggetti economici, fondate su principi di cooperazione e reciprocità e sulla giustizia e rispetto delle persone (condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia di beni e servizi essenziali). In un'economia solidale si ha partecipazione democratica e territoriale, rispetto dell'ambiente e investimenti per scopi di utilità sociale.
Una risposta diretta possibile è L’agricoltura sociale , quell’economia civile che può contribuire direttamente e in modo decisivo a ridurre le ingiustizie, sviluppare le capacità delle persone e proteggere la natura oltre le politiche redistributive. Per fare i conti con la crisi economica, con le nuove paure, le insicurezze e i disagi del nostro tempo, dobbiamo tornare – a riprogettare il nostro futuro e a perseguire un benessere non meramente consumistico ma inteso come ricerca di un senso da dare alle nostre vite e alle nostre capacità e come esito di più conoscenza, più rispetto per la natura, più inclusività sociale, più mobilità, più merito, più cura dei giovani. Si tratta di promuovere stili di vita e modelli di produzione, di investimento e di consumo compatibili con la protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima, nella consapevolezza che il benessere umano coincide con il benessere dell’ecosistema. Nei prossimi decenni dovremo essere capaci di passare da una societàin cui il benessere e la salute economica sono misurati in termini di crescita (della produzione e dei consumi materiali) ad una società in cui si sia capaci di vivere meglio consumando molto meno, evitando di dilapidare il capitale naturale e sviluppando l'economia in modo da ridurne gli attuali input di energia e materie prime. La preservazione dei sistemi naturali è, infatti, condizione necessaria per garantire l'esistenza del vivente, essere umano incluso.


 Foto (macro analogica no Photoshop ) di Donato Pozzi tratte dal libro FOLIUM di prossima pubblicazione

sabato 2 luglio 2011

abbracci gratis


L’umanità ha bisogno di persone che testimonino la possibilità della fratellanza , in nome della conoscenza e della ricerca. Sono realista, se volete pessimista per il presente, ciò non toglie che bisogna testimoniare e gettare i semi per piante che daranno frutti nel futuro. Non è possibile dire quando. Ma è importante lasciare un segno, dire parole, formulare pensieri, viver in una dimensione di segno opposto a quella dell’attuale imbecillità. E soprattutto non bisogna scoraggiarsi.

(Giordano Bruno)


Roma , un giorno qualunque (anche se non è mai un giorno qualunque) , ragazzi/e di varie parti del mondo offrono ai passanti , un gesto di affetto

mercoledì 15 giugno 2011

Vuolsi cosi colà......

...dove si puote , ciò che si vuole e più NON DIMANDARE


L'Italia non abbocca !!! 

,  Un risultato straordinario che segna un’altra tappa del percorso di cambiamento che sta attraversando il Paese. La voglia di partecipazione e di democrazia ha caratterizzato questa campagna referendaria, battendosi contro ogni tentativo di oscuramento dell’informazione. E’ la fine di un ventennio di politiche liberiste e di privatizzazione, insomma l'incubo Berlusconiano sta per esaurirsi e la Società civile che si è riappropiata di uno strumento democratico con la partecipazione ha lanciato anche una sfida alla casta politica , per ritornare a essere protagonista della propia vita e delle  scelte sul Futuro, 

Un grande risultato  non solo per l'obbiettivo raggiunto ma sopratutto per come si è formato

La Rivoluzione è gia in atto , forza e coraggio IL FUTURO ARRIVA UN GIORNO ALLA VOLTA

Roma  Bocca della verità Punto di incontro dei Comitati per il referendum.



lunedì 30 maggio 2011

la Madonnina LIBERATA



e non solo....Il muro di Arcore è franato. Vittoria schiacciante di Pisapia a Milano, affermazione netta del centrosinistra nei principali comuni del Nord, da Trieste a Mantova a Novara, il ciclone De Magistris a Napoli 


Vincono le opposizioni, tutte

momenti importanti per costruire la definitiva LIBERAZIONE

venerdì 22 aprile 2011

Non amano l'acqua, molti di loro puzzano...






...... perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Tra loro parlano lingue incomprensibili . Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici, ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche.

(Relazione al 
Congresso degli Stati Uniti d'America nel 1912 sugli immigrati italiani)



lunedì 11 aprile 2011

Schiavi moderni


Una generazione senza soldi , senza tfr, senza speranze professionali, giovani trasformati in merce a basso costo.

Una generazione di schiavi moderni " I PRECARI"

giovedì 7 aprile 2011

la guerra non si può umanizzare si può solo abolire




.......Uomini meschini della politica si rifiutano di dire , perché non la pensano , una cosa molto semplice, che quelli che sbarcano , quelli di cui vediamo le faccie in televisione , non sono Tunisini , Egiziani , Libici, profughi , clandestini, irregolari......SONO ESSERI UMANI...sono esseri Umani come noi.........


dal discorso di Gino Strada
2 Aprile 2011 Roma , Piazza Navona x EMERGENCY

Breve racconto della giornata

martedì 5 aprile 2011

Basta con le verità da un soldo.



..Ripulisci il cuore dal vecchiume.
Le strade sono i nostri pennelli.
Le piazze le nostre tavolozze.
Non sono stati celebrati
dalle mille pagine del libro del tempo
i giorni della rivoluzione!
Nelle strade, futuristi,
tamburini e poeti!...................
MAJAKOVSKIJ VLADIMIR

da "Ordinanza all'esercito dell'Arte"
Roma 5 Aprile 2011 Piazza di Monte Citorio

lunedì 28 marzo 2011

l 'ACQUA è un Diritto non una merce



diviso in date, tutto è in moratoria e in moria e noi non possiamo scordare niente:

Per dire SI al Referendum sull’Acqua Bene comune, non privatizzabile.
Sì ai quesiti referendari che abrogano i processi di privatizzazione dei servizi idrici e contrastano il ritorno al nucleare.

Roma Il 26 marzo 2011 , il popolo in piazza, un racconto per chi non c'era




ITALIA SVEGLIATI...!!!
Quello che accade, accade non tanto perché una minoranza vuole che accada,
quanto piuttosto perché la gran parte dei cittadini ha rinunciato alle sue responsabilità e ha lasciato che le cose accadessero.
(Antonio Gramsci)

lunedì 21 marzo 2011

Emergency condanna la guerra in Libia


Emergency condanna la guerra in Libia
Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Oggi la guerra è "contro Gheddafi": ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria.
Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. "La guerra umanitaria" è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: ogni guerra è un crimine contro l'umanità.
Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono alla fine inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Se i governanti si impegnassero a costruire rapporti di rispetto, di equità, di solidarietà reciproca tra i popoli e gli Stati, se perseguissero politiche di disarmo e di dialogo, le situazioni di crisi potrebbero essere risolte escludendo il ricorso alla forza. Non è stato questo il caso della Libia: i nostri governanti, gli stessi che ora indicano la guerra come necessità, fino a poche settimane fa hanno finanziato, armato e sostenuto il dittatore Gheddafi e le sue continue violazioni dei diritti umani dei propri cittadini e dei migranti che attraversano il Paese.
Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una necessità. È la scelta disumana, criminosa e assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica. È la scelta dei peggiori tra gli esseri umani.
Ai governanti che vedono la guerra come unica risposta ai problemi del mondo, rivolgiamo di nuovo l'appello del 1955 di Bertrand Russell e Albert Einstein nel loro Manifesto:
«Questo dunque è il problema che vi presentiamo, netto, terribile e inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l'umanità dovrà rinunciare alla guerra?»
Come ha scritto il grande storico statunitense Howard Zinn: «Ricordo Einstein che in risposta ai tentativi di "umanizzare" le regole della guerra disse: "la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire". Questa profonda verità va ribadita continuamente: che queste parole si imprimano nelle nostre menti, che si diffondano ad altri, fino a diventare un mantra ripetuto in tutto il mondo, che il loro suono si faccia assordante e infine sommerga il rumore dei fucili, dei razzi e degli aerei».
Emergency è contro la guerra, contro tutte le guerre. Ce lo impongono la nostra esperienza, la nostra etica e la nostra cultura, la nostra umanità prima ancora che la nostra Costituzione.
Chiediamo che tacciano le armi e che si riprenda il dialogo, anche attraverso l'invio degli ispettori delle Nazioni Unite e di osservatori della comunità internazionale; chiediamo l'apertura immediata di un corridoio umanitario per portare assistenza alla popolazione libica.
IO STO CON EMERGENCY

mercoledì 16 marzo 2011

Viva la Costituzione Italiana


Principi fondamentali
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.[1]
Art. 8
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze. [2]
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. [3]
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
Il 12 Marzo 2011 Roma il popolo è sceso in piazza
in Un breve racconto quello che ho visto


lunedì 14 febbraio 2011

l'amore è gratis



La prostituzione non è nel DNA delle donne , ma in quello degli uomini

Usiamo il cervello
SE NON ORA QUANDO ? Roma Piazza del popolo 13 febbraio 20011

venerdì 28 gennaio 2011

Scusate l'interruzione


Concittadini ascoltatemi! Io vengo a seppellire la cultura, non a ad elogiarla, il male che gli uomini fanno vive dopo di loro, il bene è spesso sotterrato con le loro ossa.....
...SCUSATE L'INTERRUZIONE...... 

lunedì 24 gennaio 2011

I malvagi e i buoni



Gli uomini malvagi vivono per poter mangiare e bere;
i buoni mangiano e bevono per vivere.
(Socrate)


l'opera è di Fulvio Martini "L'ennesima cena fra amici" (collezione Privata)

sabato 1 gennaio 2011

Ogni Mattina in Africa...



...una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. In Africa, quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: l'importante è che corri.


Ma se vieni dall'Africa e sei a Roma , Milano , Venezia......rimarrai sempre gazzella, devi continuare a correre per inventarti la vita e le belve sono gli Uomini , una specie molto più pericolosa......